Comitato Scientifico di Dorelan
Gli sport di squadra e individuali coinvolgono una serie di fattori fisici, fisiologici, psicologici, tecnici e tattici che condizionano le prestazioni competitive. Dato che la maggior parte degli sport richiedono velocità, accelerazione, potenza, resistenza e agilità ben sviluppate, è noto che un’efficace gestione del carico di allenamento e dei tempi di recupero migliorino tutti questi attributi atletici (Marrier et al., 2017).
La “supercompensazione” è un processo fisiologico che si verifica a causa di un’alterazione dell’omeostasi dell’organismo, causata dagli stimoli dell’allenamento. Questo processo è caratterizzato da una diminuzione momentanea della performance fisica, per poi incrementarla ad un livello superiore rispetto a quello iniziale a seguito di una corretta fase di recupero (Giechaskiel, 2018). Tra i fattori che condizionano il recupero fisico e cognitivo dell’atleta a seguito di una sessione di allenamento o gara, vi è il sonno.
Il sonno è un processo fisiologico essenziale con importanti funzioni di recupero, una sua carenza o disturbo ha un’influenza negativa sulla salute mentale e fisica dell’atleta (Jurado-Fasoli et al., 2020). Per questo motivo, l’identificazione e il monitoraggio del sonno negli atleti è fondamentale per ridurre il rischio di malattie, overtraining e infortuni (Biggins et al., 2019).
L’evidenza scientifica suggerisce che la produzione di alcuni ormoni anabolici e processi metabolici sono influenzati dalla qualità e quantità del sonno. Questi ormoni, necessari per la regolazione e riorganizzazione dei tessuti corporei come quello muscolare, sono strettamente associati al sonno e alla ritmicità circadiana (Kim et al., 2015). Ci sono anche miglioramenti delle prestazioni cognitive con l’aumento del riposo notturno. Pertanto, gli atleti che dormono adeguatamente prima della competizione possono beneficiare delle massime prestazioni (Vitale et al., 2019).
Entrando nello specifico, il sonno fornisce una serie di importanti funzioni psicologiche e fisiologiche che possono essere fondamentali per il processo di recupero. Sono state proposte diverse teorie sulla funzione del sonno, una di queste, la teoria neuro-metabolica, suggerisce che il sonno intervenga in maniera positiva nel recupero dei processi nervosi e metabolici che vengono attivati durante lo stato di veglia (Frank, 2006).
Durante il sonno, che comprende cinque fasi distinte (stadi 1, 2, 3, 4 e fase REM), l’attività metabolica è al suo punto più basso (cioè respirazione lenta, bassa frequenza cardiaca e basso flusso sanguigno cerebrale) e il sistema endocrino aumenta la secrezione di ormoni anabolici, come quello della crescita, attraverso la ghiandola pituitaria consentendo il recupero fisiologico delle attività diurne (Nédélec et al., 2015).
In conclusione, la preparazione fisica dell’atleta va programmata accuratamente per ottenere i massimi benefici in vista delle competizioni, e il recupero, insieme al riposo notturno, sono variabili estremamente importanti da considerare. Sessioni di allenamento o competizioni durante le ore estremamente precoci o tardive possono interferire con i ritmi circadiani e omeostatici. Regolare il programma di allenamento per migliorare la durata del sonno ha un impatto significativamente positivo su diversi aspetti delle prestazioni atletiche (Copenhaver & Diamond, 2017).
Bibliografia
Biggins, M., Purtill, H., Fowler, P., Bender, A., Sullivan, K. O., Samuels, C., & Cahalan, R. (2019). Sleep in elite multi-sport athletes: Implications for athlete health and wellbeing. Physical Therapy in Sport. https://doi.org/10.1016/j.ptsp.2019.07.006
Copenhaver, E. A., & Diamond, A. B. (2017). The value of sleep on athletic performance, injury, and recovery in the young athlete. Pediatric Annals. https://doi.org/10.3928/19382359-20170221-01
Frank, M. G. (2006). The mystery of sleep function: Current perspectives and future directions. In Reviews in the Neurosciences. https://doi.org/10.1515/revneuro.2006.17.4.375
Giechaskiel, B. (2018). Recovery and Adaptation after Weight Training Sessions with Different Number of Sets to Failure. American Journal of Sports Science and Medicine.
Jurado-Fasoli, L., De-la-O, A., Molina-Hidalgo, C., Migueles, J. H., Castillo, M. J., & Amaro-Gahete, F. J. (2020). Exercise training improves sleep quality: A randomized controlled trial. European Journal of Clinical Investigation. https://doi.org/10.1111/eci.13202
Kim, T. W., Jeong, J. H., & Hong, S. C. (2015). The impact of sleep and circadian disturbance on hormones and metabolism. In International Journal of Endocrinology. https://doi.org/10.1155/2015/591729
Marrier, B., Robineau, J., Piscione, J., Lacome, M., Peeters, A., Hausswirth, C., Morin, J. B., & Le Meur, Y. (2017). Supercompensation kinetics of physical qualities during a taper in team-sport athletes. International Journal of Sports Physiology and Performance. https://doi.org/10.1123/ijspp.2016-0607
Nédélec, M., Halson, S., Abaidia, A. E., Ahmaidi, S., & Dupont, G. (2015). Stress, Sleep and Recovery in Elite Soccer: A Critical Review of the Literature. In Sports Medicine. https://doi.org/10.1007/s40279-015-0358-z
Vitale, K. C., Owens, R., Hopkins, S. R., & Malhotra, A. (2019). Sleep Hygiene for Optimizing Recovery in Athletes: Review and Recommendations. International Journal of Sports Medicine. https://doi.org/10.1055/a-0905-3103