Chi fa dello sport la propria professione di vita lo sa bene: poter contare su un quotidiano sonno di qualità significa approcciare la gara con un punto in più. Dormire “bene”, secondo i ritmi naturali del corpo e lasciando che, nelle ore di stop, oltre a questo anche la mente trovi ristoro è uno dei fondamentali di ogni disciplina. È però un aspetto da non sottovalutare anche per chi non gareggia ad alti livelli ma si limita ad andare in palestra o a svolgere regolarmente attività fisica outdoor. La scarsità di sonno o un sonno non soddisfacente, comporta per tutti una naturale e inevitabile sonnolenza che si riflette sulle prestazioni. Che siano legate a una competizione o a una sessione individuale.
UN AIUTO RECIPROCO
In realtà, non è solo il sonno che giova allo sport, ma anche il contrario. Ovvero, l’attività fisica è un toccasana per riposare al meglio. È un processo speculare.
COSA ACCADE DURANTE IL SONNO?
Di notte si produce maggiormente l’ormone della crescita che svolge funzioni importantissime anche da… adulti. Una su tutte? Far aumentare il volume dei muscoli e bruciare i grassi. Dopo un lavoro fisico importante come quello di un allenamento, serviranno alcune ore di sonno per recuperare energia. E le ore necessarie saranno direttamente proporzionali allo sforzo: più è intenso (come ad esempio quello agonistico) più ne occorreranno.
SI..MA QUANTO?
Gli esperti suggeriscono una media di otto ore. La regola, però, non è universalmente valida. Non tutti, infatti, riescono a dormire molte ore di fila. Il corpo però, macchina meravigliosa, ha un’incredibile capacità di adattamento. E magari per compensare fa affidamento su un pisolino ristoratore.
CHE FARE PER UN SONNO…A PROVA DI GARA?
Per chi deve affrontare una competizione sportiva, seguire una routine regolare è molto importante. Il corpo può sempre avere, così, un “riferimento” preciso: continui cambi di abitudine, sia per gli orari sia per l’alimentazione, finiscono per incidere sulla regolarità del ritmo sonno-veglia. Andare a dormire sempre alla stessa ora, evitare di allenarsi (soprattutto allenamenti intensi) e cenare troppo tardi sono poi altre pratiche da seguire per dare modo al corpo di avere il tempo necessario per prepararsi al sonno.