Sport e postura: grande sodalizio
Abbiamo chiesto a Gaetano Sicilia, esperto di posturologia clinica ed applicata e autore del metodo “Io Sono Postura”, se e come lo sport possa incidere sulla postura. Per fare chiarezza, partiamo dalle basi e cioè dalla stessa definizione di postura.
Cosa intendiamo per buona postura?
Il sistema che governa il complesso meccanismo posturale è il Sistema Tonico Posturale (STP) il quale si propone due obiettivi fondamentali: quello di contrastare la forza di gravità e quello di mantenere una orizzontalità dello sguardo. Il tutto deve avvenire in un contesto di comfort, di equilibrio e di economia, muscolo-scheletrica. Se facciamo riferimento al migliorare la nostra postura bisogna pensare proprio a migliorare le caratteristiche su elencate. Migliorare dunque la capacità di sostenere delle posizioni in un contesto confortevole, o anche, migliorare l’equilibrio esistente fra tutti i sistemi che regolano la nostra postura (muscoli, fasce, articolazioni, organi….), ed infine migliorare e ridurre il dispendio energetico utile a mantenere alcune posizioni.
Quanto conta lo sport in tutto questo. Se in linea generale possiamo dire che lo sport può costituire una pratica che interviene su queste qualità, entrando più nello specifico ci sono sicuramente delle attività sportive che possono avere un’influenza migliore per taluni aspetti rispetto ad altre ma sono anche meno efficaci per altre caratteristiche funzionali. Intanto penso sia opportuno sfatare un mito: si è sempre sconsigliato, a fronte di un problema posturale, la pratica di sport asimmetrici vedi il tennis. Allo stesso tempo molti ortopedici ancora oggi consigliano soprattutto ai più giovani la pratica del nuoto perché ritenuto uno sport completo e simmetrico. Ma siamo sicuri che queste indicazioni siano corrette? Mi è capitato spesso di vedere ottimi nuotatori con posture discutibili e tennisti con ottimi equilibri posturali. Nell’ambiente acqua viene meno la necessità di opporsi alla forza di gravità per cui, già solo per questo motivo, il sistema tonico posturale non può soddisfare uno dei due requisiti fondamentali. Ciononostante lo sviluppo di alcuni parametri posturali tipo l’allungamento e la decompressione della colonna e il controllo del “core” sono ben considerati nella pratica di discipline natatorie.
Quindi nel nuoto è evidente, così come in moltissime altre discipline sportive, che vi sono degli elementi positivi per la nostra regolazione posturale ed altri che potrebbero andare un po’ in contrasto.
Quali sport preferire dunque per favorire o migliorare la postura?
Se pensiamo alla postura come alla capacità del corpo di adattarsi a frequenti stimoli, posso considerare che gli sport di resistenza o di endurance (corsa, ciclismo, sci di fondo, ecc….), possono aiutare proprio a sviluppare tale capacità di adattamento. Restano di contro delle attività sportive molto usuranti soprattutto a livello articolare. Alcune discipline come la danza piuttosto che la ginnastica artistica fanno riferimento a dei parametri posturali diversi rispetto alla postura ideale (sono discipline lordosizzanti); ciononostante non possiamo non apprezzare la grande scioltezza, grazia e armonia che molti atleti mostrano eseguendo volteggi, coreografie o progressioni ginniche a corpo libero o con qualche attrezzo. Farei anche un piccolo riferimento allo sport nazionale per eccellenza: il calcio. Uno sport che tende ad abbassare il baricentro non va generalmente d’accordo con i riferimenti di una postura ideale, ma allo stesso tempo lo possiamo considerare come una disciplina che tende a rinforzare la muscolatura che gravita attorno alla bassa schiena e questo può essere considerato un elemento favorevole se pensiamo al contrasto delle lombalgie.
Per concludere dunque è evidente che lo sport superior per eccellenza non esiste. Ogni disciplina, in riferimento alla nostra postura, può presentare vantaggi e svantaggi e soprattutto non ci sono regole che vadano bene in assoluto per tutti. L’unica cosa che possiamo dare per certa è che il movimento, scelto in base alle proprie esigenze e stato fisico, alternato ad un buon riposo ristoratore, normalmente è un alleato del benessere del nostro scheletro.