Dopo 11 anni di carriera ciclistica credo di poter dire che “il Recupero” è davvero la parte più importante del mio lavoro.
Nei primi anni di attività professionistica, in cui la mia giovane età e la voglia di dimostrare erano al massimo, mi preoccupavo meno di riposare e pensavo maggiormente al cibo e al massaggio, come strumenti di recupero primari.
Con gli anni, l’esperienza insegna, il cibo e i massaggi non cambiano quasi mai (sì a volte il ristorante è migliore oppure mi massaggia il terapista più bravo), ma le sensazioni non cambiano. Invece ho imparato nuove tecniche per rilassarsi ed addormentarsi, portando sempre con me oggetti che utilizzo abitualmente anche a casa mia.
Ad esempio, negli ultimi anni porto con me un cuscino e una federa, la stessa che uso a casa, e ho letto libri che spiegano tecniche di rilassamento prima di addormentarsi.
Sono aspetti che in passato non calcolavo nemmeno, ma ora che ho la possibilità di portare con me persino il materasso su cui dormo normalmente a casa, la mia percezione del “recupero” è radicalmente cambiata.
Il motivo per il quale ho capito che nel mio lavoro è davvero importante “il Recupero”, è che una giornata è fatta di 24 ore e 1\3 di questo tempo lo passiamo riposando ad occhi chiusi, quindi se voglio essere performante per 2\3 della giornata, devo recuperare il più possibile e nel tempo utile, cioè durante il sonno.
Ho recentemente letto il libro di Djokovic, un mio idolo nello sport, che ammette quanto sia importante il “sonno” e quanto vada rispettato; a tal proposito dice: “per quanto mi riguarda, non lesino mai sul sonno, perché esercizio fisico e sonno sono come una coppia sposata che non litiga mai: l’uno e l’altra si completano a vicenda. Dormire meglio permette di allenarsi meglio e viceversa.
Se l’allenamento rafforza il corpo, il sonno gli permette di recuperare le energie per essere più forte l’indomani.” Cit. Djokovic.
Sono molto felice di pensarla come lui e di mettere in pratica queste semplici regole del “Recupero” che mi permetteranno di prolungare ancora la mia carriera sportiva e di migliorare il mio benessere fisico.
Vuoi conoscere meglio Matteo Montaguti? Leggi qui!