Qualche giorno fa abbiamo incontrato Marta Bernardi, giovane triatleta toscana che ci ha raccontato il suo pre-stagionale e le prossime tappe dell’anno, mettendosi alle spalle il brutto infortunio dello scorso anno.
Com’è andata la pre-season?
La preparazione fino ad ora è andata bene, tutto come programmato dal mio allenatore. A febbraio sono stata due settimane a Lanzarote per poter fare un po’ di volume in bici non al freddo. Credo siano state due settimane produttive passate in ottima compagnia. Per il momento non ho ancora gareggiato, quindi non ho riscontri, ma ho partecipato a inizio marzo ad una mezza maratona e mi posso ritenere contenta del risultato.
Nella programmazione del pre-season su quali aspetti ti sei concentrata maggiormente?
La programmazione è fatta in prevalenza dal mio allenatore Eduardo Espuna, in base alle gare che abbiamo deciso di fare: quest’anno la preparazione ha avuto un inizio abbastanza atipico dato che ripartivo quasi completamente da zero dopo l’incidente in bici dello scorso settembre in cui mi sono rotta la clavicola. Abbiamo quindi ripreso dalle basi di tutte le discipline, prima con lavori aerobici e di tecnica per poi passare a lavori più specifici. All’inizio c’è stato un lungo lavoro di tecnica per riprendere tutti i movimenti correttamente, in particolare nel nuoto ho dovuto lavorare tanto per riprendere la completa mobilità della spalla.
Come scegli la location del pre-season? È risaputo che diversi atleti preferiscono svolgere lavori al caldo. Non si rischia di avere un contraccolpo tornando in Italia e gareggiando (soprattutto ad inizio stagione) con temperature più basse?
Io vivo a Firenze e credo di essere abbastanza fortunata perché qui ci sono tutte le possibilità per allenarsi al meglio, anche per la bici ci sono percorsi molto vari, sia pianeggianti che collinari. Ovviamente d’inverno è freddo quindi si preferisce, quando è possibile, andare qualche settimana al caldo per poter fare più volume in bicicletta. Io sono stata due settimane a Lanzarote. La mia stagione di triathlon inizierà a fine aprile quindi spero che le temperature non siano troppo fredde in quel periodo.
Hai già un’idea del calendario per la stagione che sta iniziando?
Si, ho già deciso a quali gare partecipare fino a luglio. Inizierò con un paio di duathlon che utilizzerò come test per rimettere il pettorale, per ritrovare le “sensazioni gara” dato che è da luglio 2018 che non gareggio. E poi farò due o tre 70.3 per poi preparare un full distance a luglio.
Quali saranno gli obiettivi per quest’anno?
Per me ogni anno l’obiettivo principale è quello di migliorarmi. Scoprire dove posso arrivare e cosa posso migliorare, sono questi i due aspetti che mi motivano ogni giorno. Ovviamente spero che migliorando, arrivino anche buoni risultati quindi concretamente mi piacerebbe piazzarmi su qualche podio importante.
È passato ormai un anno da quando sei entrata nel progetto Dorelan ReActive. Ci fai un bilancio di questa avventura?
Per me è stata una scoperta e una collaborazione interessante. Ho la fortuna di poter utilizzare il materasso Dorelan ReActive assicurando un migliore riposo a fine giornata e inoltre, avendo a disposizione il set da viaggio ReActive, posso dormire comodamente anche quando sono in trasferta. Inoltre durante i vari camp o eventi divulgativi dello staff del progetto ReActive, imparo sempre nuove nozioni interessanti sugli aspetti che influenzano la qualità del sonno.
La scorsa stagione è stata “particolare”, complice anche un brutto infortunio: ricordo che spesso parlavi di aver trovato giovamento nell’avere ReActive piuttosto che il tuo vecchio materasso. Ci puoi raccontare qualcosa di più?
La stagione 2018 è finita prima del dovuto con un incidente durante un allenamento in bici in cui mi sono rotta la clavicola. Non sono state settimane facili per il riposo, all’inizio non riuscivo proprio a dormire e soprattutto non riuscivo a distendermi, ma fortunatamente dopo l’intervento il dolore è diminuito e ho potuto nuovamente dormire bene sul mio materasso Dorelan ReActive.