Entoni Cantello ha incontrato il nuoto molto presto, e ha inseguito il suo sogno con energia e intensità. Dopo qualche anno di arresto, nel 2012 ha ricominciato a gareggiare, con risultati eccezionali. Il ritorno alle vasche è stato come un secondo esordio decisamente “con il botto”: ai Mondiali Master a Riccione è oro nella staffetta dorso 50 metri, e ottiene il record mondiale – rimanendo al comando per ben due anni.
Da allora conquista il titolo italiano nei 50 e nei 100 metri dorso, puntuale come un orologio, ad ogni edizione. Per non parlare degli eccellenti risultati in tutte le principali competizioni internazionali, sempre nella specialità dorso. Come atleta singolo, agli Europei Master di Eindhoven è secondo nei 50 e primo nei 100, ai Mondiali di Montreal è quarto nei 50 e secondo nei 100, ai Mondiali di Kazan è terzo nei 50 e quinto nei 100, agli Europei di Londra nel 2016 è secondo nei 50 e quarto nei 100. Ha trasformato la sua passione in lavoro, diventando istruttore e trainer per bambini e ragazzi dai 6 ai 20 anni con il Gelso Team di Brescia. Ai più giovani trasmette non solo l’amore per il nuoto, ma anche le qualità che servono per crescere come sportivo e come persona. Un impegno che non può prescindere dalla cura per il corpo e la mente, e da una corretta igiene di vita.
Quanto è importante un sonno di qualità per uno sportivo, ma soprattutto per la sua strategia di allenamento?
Direi che non è solo importante, ma fondamentale. Se il corpo non recupera a sufficienza non sarà mai in grado di fornire prestazioni ottimali, perché gli allenamenti non saranno efficienti al 100%. Un corpo riposato è più efficace, ecco perché occorre valorizzare il sonno, che rappresenta di gran lunga la forma più completa e indispensabile di recupero.
Il sonno ha una funzione attiva nell’organismo. Quali sono i benefici per l’atleta?
Penso che la freschezza mentale, già al momento del risveglio, sia una delle prime sensazioni che ci regala un buon sonno. Una accresciuta lucidità e consapevolezza fa sì che il rendimento sia migliore, sia in fase di allenamento che durante le performance agonistiche. Ma c’è un altro dato molto importante: un corpo riposato è anche meno soggetto ad infortuni. Questo fatto ci permette di essere sani e produttivi, e risparmiare il tempo e le energie che altrimenti dovremmo impiegare in riabilitazione e manipolazioni varie. Corpo e mente sono legati in modo indissolubile, e il nostro rapporto con il sonno ce lo insegna ogni giorno.
Raccontaci l’importanza della scelta di un “sistema letto” studiato apposta per gli sportivi.
Nella mia valutazione parto dall’esperienza personale. Dallo scorso giugno utilizzo un letto – completo di materasso, cuscino, federa – appositamente modellato sulle mie esigenze: vivo giornate molto intense, mi alleno mattina e pomeriggio, in vasca e in palestra, e poi lavoro con i ragazzi. Devo dire che da alcuni mesi, riposando meglio, ho potuto notare dei cambiamenti notevoli. Sportivamente parlando non sono più un giovincello, ho 31 anni, eppure – cronometro alla mano – sono tornato a fare stessi tempi di 5 anni fa. Ovviamente a un buon letto vanno associate delle sane abitudini, come il rispetto degli orari di riposo. Perciò lo dico sempre ai ragazzi che alleno: il sonno è fortemente sottovalutato, eppure è un elemento centrale nella vita di uno sportivo di qualsiasi età.
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