La prestazione sportiva dovrebbe essere la sintesi virtuosa di diversi fattori in costante connessione tra loro. In particolare, un atleta professionista deve attenersi a tre regole auree: una dieta corretta, una fase di recupero adeguata ed un allenamento ben calibrato.
Troppe volte, però, ci si concentra solo sull’allenamento e si trascurano gli altri fattori. Ma è un errore che si rischia di pagare a caro prezzo perché il recupero – di cui il riposo è la base – è forse la parte più importante di questa triade del benessere.
Il discorso vale, a maggior ragione, per l’atleta amatoriale, quello che più di tutti fatica a conciliare lavoro, riposo, vita familiare e hobby e dunque deve ottimizzare le energie con la massima oculatezza. Molti studi, per altro, hanno evidenziato un nesso tra cattivo riposo e accumulo di grasso. Non è un caso, ad esempio che, statisticamente, si trovino più persone obese tra chi non dorme o dorme male.
Nella prima fase del sonno, infatti, si libera l’ormone della crescita, che è legato anche al dimagrimento: per questo è importante coricarsi allo stesso orario e non trascurare le ore iniziali di sonno. Chi non riposa adeguatamente vive per tutta la giornata in condizione di squilibrio, con alterazioni ormonali: il ritmo circadiano del cortisolo, il cosiddetto ormone dello stress – già troppo alto in generale – ne risente.
Quello del sonno, in generale, è un tema sempre troppo sottovalutato. Perchè in questa società, dove pure si parla sovente di benessere, manca ancora una vera cultura del riposo.
Per gli sportivi e non, consiglio di andare a dormire ad orari regolari, evitando di utilizzare il letto come un divano: dunque, vietati device elettroniche, tv o cellulari. Per riposare in maniera ottimale scegliete, laddove possibile, una stanza silenziosa e buia, lontana dai rumori e oscurata, isolata dalle luci della strada e dal chiarore dell’alba.
E non sottovalutate il “sistema letto”, la qualità del materasso, del cuscino e della rete di supporto che accolgono il nostro corpo per 8 ore al giorno e che dunque vanno scelti con criterio.
Se moltiplichiamo 6 / 8 ore a notte di riposo per tutti i giorni della nostra vita, capiremo l’importanza di curare questo aspetto di vitale importanza.
Iader Fabbri
Consulente nutrizionale e divulgatore scientifico