Come tutti gli sport di endurance, anche il nuoto richiede una cura dei dettagli che non si limiti alla sola preparazione fisica. Erroneamente questo sport è sempre stato considerato individuale, in realtà parlando di atleti professionisti, c’è tutta un’equipe che lavora per raggiungere l’obiettivo finale. E cosi l’atleta si trova costantemente ad interagire con diverse figure professionali: dallo psicologo, al fisioterapista, al nutrizionista.
Una giornata tipo
Sveglia presto intorno le 7.00 e alle 8.30 si è già in acqua. Tre giorni la settimana (di solito i giorni dispari) sono dedicati a una doppia sessione di allenamento in piscina (mattina e pomeriggio), altri due giorni (di solito i giorni pari) prevedono una prima parte in piscina e una seconda dedicata alla fisioterapia e allo psicologo. Il sabato è prevista di solito una sessione di “scarico” e la domenica è libera. In settimana sono previste anche alcune sessioni di forza in palestra per il rafforzamento dei muscoli del core.
Allenare la mente
Allenare la mente è fondamentale e non soltanto in vista di una gara importante: analizzare il lavoro svolto in settimana e lavorare costantemente su alcuni esercizi per migliorare la concentrazione e la motivazione è determinate per migliorare le performance. In vista di una gara invece l’analisi verte su cosa potrebbe succedere durante la gara in modo da essere mentalmente pronto ad eventuali difficoltà.
Curare la fase di recupero
Accanto ad una corretta alimentazione è fondamentale porre attenzione alla fase di recupero e in particolar modo al sonno. Allenamenti intensi e frequenti richiedono un dispendio energetico importante per questo motivo, oltre a prestare attenzione alla durata del sonno notturno (che deve essere almeno pari ad 8 ore ndr), è consigliabile introdurre il napping pomeridiano per dar modo al nostro corpo di recuperare le energie e, cosa più importante, di assimilare i carichi di allenamento già svolti.