La carriera di un atleta è fatta di alti e bassi. Tutti vedono le vittorie e i record ma nessuno vede quanto lavoro e quante difficoltà si celano dietro ogni risultato raggiunto. Il risultato sportivo non è che, metaforicamente parlando, la punta dell’iceberg: l’unica parte visibile di tutto l’allenamento e le difficoltà dei mesi precedenti.
Per noi sportivi è normalissimo incappare in piccole o grandi difficoltà; la differenza è l’atteggiamento con cui affrontiamo il problema che si propone. Spesso si parla di campioni. Il campione ecco, secondo me, è colui che ha ben chiaro il suo obiettivo ed è disposto a tutto pur di arrivare a raggiungerlo. Sa che la strada sarà tortuosa e piena di imprevisti ma non per questo demorderà. Questo atteggiamento vincente è spesso correlato ad un’altra grande qualità: la costanza. Costanza che spesso equivale a rinunce: rinunciare al proprio tempo libero, rinunciare a far tardi la sera perché il giorno dopo si ha una gara, rinunciare a mangiare determinati alimenti. Per fortuna la passione per lo sport è più grande da far dimenticare qualunque tipo di rinuncia momentanea.
Come dicevo prima l’atteggiamento, che per me è un mix di passione, costanza e cura del dettaglio, mi ha permesso di togliermi parecchie soddisfazioni. Aspetti a cui prima non davo molta importanza come il recupero o la gestione dei carichi di lavoro in funzione del mio stato di forma sono diventati adesso fondamentali e posso dire senza dubbio alcuno che un lavoro di qualità porta risultato.
La stagione passata ad esempio ho sofferto per una infiammazione alla spalla. Allenamenti mirati, terapie specifiche unite a un recupero ottimale e un’alimentazione antinfiammatoria mi hanno permesso di partecipare ai campionati europei e di vincere due ori nei 50 e 100mt dorso e due argenti nella staffetta.
Quello che mi sento di dirvi è di affrontare le difficoltà con serietà e professionalità senza mai perdervi d’animo perché, per quanto sembrano insormontabili o interminabili, sono solo passeggere. Continuate a perseverare fino a quando non raggiungerete il vostro obiettivo per poi poter dire a voi stessi “ce l’ho fatta!”.