Martina Dogana, classe 1979 è una delle migliori triatlete italiane. Nata a Valdagno, si avvicina al triathlon grazie a mamma e papà. È anche istruttrice FITri e FIN dove segue bambini, ragazzi e adulti cercando di trasmettere loro la passione per lo sport, quello sano.
Reduce da un quarto posto all’Ironman France e a Lovere ai Campionati di triathlon medio, ci racconta la partnership con Dorelan Reactive e con Garmin, Ambassador di entrambi i brand.
Ciao Martina, quest’anno festeggi il tuo venticinquesimo anno da triatleta. Come ti sei avvicinata a questa disciplina?
Sono nata in una famiglia sportiva. Fin da piccola i miei genitori mi hanno fatto praticare una miriade di sport tutti diversi fra loro: sci di fondo, atletica, tennis, basket e nuoto. Erano i primi anni Novanta quando degli amici ci presentarono un triatleta. Al tempo non sapevamo nulla di questa disciplina, ma fu mia mamma a buttarsi per prima in questa avventura. Mio padre la segui poco dopo e io, che li seguivo sempre durante le trasferte per le gare, un bel giorno decisi di provare.
Ci racconti la tua prima gara di triathlon?
La prima gara fu un duathlon promozionale all’interno dell’autodromo di Imola. Era l’ottobre del 1994. Poi il 7 maggio 1995 provai un triathlon promozionale al Lido delle Nazioni (FE). Mi ricordo che mi divertii molto pur faticando, non arrivai ultima e decisi di provare ad allenarmi un po’ più seriamente. Da allora non ho più smesso!
Una carriera lunga e piena di vittoria, ci racconti la tua vittoria più bella?
È difficile scegliere perché ogni gara lascia ricordi indelebili e unici, però se devo proprio trovarne una, la vittoria più bella è stata quella dell’Ironman France 2008. È stata la prima vittoria vera in campo internazionale, quella che mi ha spinto a decidere di provare a fare la triatleta professionista.
Qual è stato, e qual è, il tuo segreto che ti ha permesso in tutti questi anni di restare al top?
Non ci sono segreti: nel nostro sport bisogna allenarsi tanto e con costanza. A me piace quello che faccio, il giorno che non mi divertirò più, probabilmente smetterò!
Quando ti hanno presentato il progetto ReActive eri in un momento particolare della tua vita sportiva (infortunio ndr). Cosa puoi raccontarci di quell’esperienza e quale è stato il valore aggiunto che ti ha dato ReActive?
Eh già: dopo poche settimane dal mio incontro con l’equipe di Dorelan ReActive purtroppo ho avuto un brutto incidente mentre ero in bici. Ho riscontrato un colpo di frusta e la rottura di entrambi i capitelli radiali. Al di là della rabbia e del dolore iniziale, per qualche settimana non ero autonoma e mi sono dovuta trasferire da mia mamma per avere l’assistenza necessaria. Quando sono tornata a casa e finalmente ho potuto dormire sul mio letto e sul mio materasso, ho ricominciato a riposare come si deve e mi sono passati i tanti dolorini che avevo a causa di un riposo non ottimale.
Da un anno a questa parte è nato un progetto di collaborazione tra ReActive e Garmin; quest’ultima molto attenta a fornire soluzioni all’avanguardia per il monitoraggio dell’attività sportiva, ha sviluppato soluzioni anche per il monitoraggio del sonno. Tu che vivi quotidianamente queste due realtà, cosa ne pensi di questa collaborazione e quali sono i vantaggi dal tuo punto di vista?
Quando due aziende leader nel loro settore uniscono le proprie risorse è sicuramente un segnale forte. Credo che per troppo tempo gli atleti abbiano pensato solo ad allenarsi, in alcuni casi massacrandosi con carichi di lavoro esagerati, senza pensare all’importanza del recupero, quindi a fattori quali il riposo, il sonno e l’alimentazione. Per fortuna negli ultimi anni la tendenza sta cambiando grazie a studi scientifici che dimostrano quanto il corretto riposo influisca positivamente sulle prestazioni agonistiche. Dorelan, da sempre leader nella produzione di materassi e sistemi letto, da qualche anno ha portato la sua attenzione al mondo sportivo con prodotti e tecnologie dedicate per supportare gli atleti proprio nella fase di recupero. Garmin, leader nel mondo dello sport con i suoi strumenti di misurazione cronometrica GPS e cardiofrequenzimetri, ha implementato delle funzioni che riescono a misurare la qualità del sonno. Sono convinta che questa collaborazione aiuterà in maniera scientifica il miglioramento delle prestazioni sportive in molti campi.