Riposare per migliorare le proprie prestazioni sportive, questo è stato l’argomento centrale del primo Convegno Sleep &Performance che si è svolto sabato 9 giugno nella sede di Dorelan, l’azienda leader nel settore bedding che promuove la crescita di una vera cultura del sonno.
Negli ultimi anni l’azienda romagnola ha rivolto un’attenzione particolare al mondo dello sport dando vita al progetto ReActive®, completamente dedicato al sonno degli sportivi. Questo progetto è partito due anni fa con test scientifici e clinici su squadre e atleti professionisti di vari sport. L’obiettivo del progetto è diffondere la cultura del dormire secondo il principio che un sano riposo migliora la qualità della vita. Applicando questo concetto allo sport è emerso chiaramente che una buona qualità del sonno porta ad una migliore fase di recupero e di conseguenza ad una migliore performance sportiva.
Il progetto ReActive® è stato curato da un Comitato Scientifico creato appositamente e che ha realizzato una serie di ricerche e test coinvolgendo squadre di pallavolo del campionato maschile e femminile di serie A1, il Bologna calcio e il Team Trek-Segafredo per il mondo del ciclismo. Questo ha portato a realizzare il primo materasso in grado di migliorare le performance ed il recupero degli sportivi. Proprio il Team Trek-Segafredo è stato oggetto del test “in trasferta”, organizzato con gli otto ciclisti del team. Durante l’ultimo Giro d’Italia gli atleti hanno potuto dormire sempre sullo stesso materasso ReActive® personalizzato senza doversi adattare ai diversi materassi che avrebbero trovato nei diversi alberghi. Luca Guercilena, il Team Manager della Trek-Segafredo, ha riferito durante il Convegno che il riscontro è stato molto positivo da parte di tutti i componenti del team, tanto che hanno chiesto a fine Giro se fosse possibile acquistare il Dorelan ReActive® usato durante le tre settimane.
Anche Matteo Montaguti atleta del Team AG2R La Mondiale, presente al convegno, ci ha confermato di avere corso il Giro d’Italia portandosi il suo materasso Dorelan ReActive® e di avere percepito un miglioramento del recupero.
Proprio sull’argomento del miglioramento della qualità del sonno per un miglioramento delle prestazioni nel ciclismo, abbiamo intervistato uno dei membri del Comitato Scientifico: Jacopo Vitale ricercatore in campo ortopedico e delle Scienze dello sport presso il LaBS, il laboratorio di meccanica delle strutture biologiche dell’Istituto Galeazzi di Milano.
Dal test effettuato con il Team Trek-Segafredo durante il Giro d’Italia quali risultati possiamo evidenziare in termini di migliori prestazioni degli atleti?
Partiamo da un dato non scientifico, gli atleti hanno chiesto di voler continuare a dormire sui materassi Dorelan ReActive® e questo è un primo fattore importante dal quale partire. Se uniamo questo dato con quelli ottenuti in maniera scientifica con i pallavolisti otteniamo dei parametri oggettivi di miglioramento delle prestazioni che portano un meno 50 per cento del dolore dorso-lombare percepito, tempi di addormentamento inferiori del 50 per cento, meno 20 per cento della frammentazione del sonno, più 25 per cento della qualità del sonno percepita, più 15 per cento di reattività e più 30 per cento della qualità del recupero percepita.
Nel caso specifico del ciclismo quanto è importante la qualità del sonno e in questo caso del materasso giusto?
Gli studi riguardanti il ciclismo non sono ancora sviluppati pienamente, però possiamo affermare con sicurezza che in uno sport come il ciclismo il recupero è fondamentale e nelle strategie per il recupero il sonno gioca un ruolo primario. Faccio un esempio, se un ciclista si addormenta più velocemente è tutto di guadagnato, infatti con un aumento del timing del sonno si ha un maggior tempo in cui il fisico recupera. Un aspetto importante è il dato del minore dolore percepito della zona dorso-lombare che nel ciclismo è fondamentale. Quindi il sonno aiuta ad ottenere e a migliorare la condizione fisica generale. Si esatto, la letteratura scientifica è piena di studi sulla relazione tra sonno e alimentazione, infatti esiste un rapporto biunivoco fra questi due fattori, se si mangia bene si dorme meglio e contemporaneamente se si dorme bene si mangia meglio. Questo porta ad un miglioramento e rende più facile mantenere la condizione fisica ottimale. Dormire male porta ad ingrassare più facilmente, dormire bene porta ad alimentarsi meglio.
Il sonno influisce sulla prestazione in gara?
Non raggiungere la qualità giusta di sonno può portare ad una prestazione inferiore, o può anche darsi che sulla prestazione singola magari non ci sia un peggioramento, però si avrà una percezione della fatica maggiore, a parità di prestazione si percepirà più difficoltà. Se poi la competizione è a tappe sicuramente a lungo andare le prestazioni saranno peggiori. Tocchiamo un argomento molto diffuso fra gli amatori. La sveglia presto nel caso di Gran fondo importanti come la Nove Colli che parte alle 6 del mattino.
Cosa suggerisci per arrivare al meglio e non subire cali di prestazioni in questo caso?
Compatibilmente con gli orari sociali, vale a dire impegni di lavoro e famiglia, bisognerebbe almeno due settimane prima dell’evento cercare di avvicinare gli allenamenti all’orario della competizione e riuscire ad anticipare il timing della sveglia e dell’addormentamento verso un orario anticipato. In questo modo si può ottenere una prestazione migliore.
COMITATO SCIENTIFICO
Nel corso del primo convegno “Sleep & Performance” sul tema “Il ruolo del sonno nella performance sportiva e nelle metodologie di allenamento” sono intervenuti i vari membri del Comitato scientifico del progetto Dorelan ReActive®. Il presidente Antonio La Torre, docente dell’Università degli Studi di Milano, Advisor Fidal per l’endurance, autore del libro “Allenare per vincere”, è stato anche allenatore personale del marciatore Ivano Brugnetti, medaglia d’oro olimpica ad Atene 2004 nella 20 chilometri e Campione del Mondo 1999 nella 50 chilometri. Giovanbattista Sisca, medico dello sport all’Isokinetic Bologna oltre che medico sociale del Bologna Calcio; Jacopo Vitale, ricercatore in campo ortopedico e delle Scienze dello sport presso il LaBS, il Laboratorio di meccanica delle strutture biologiche dell’Istituto Galeazzi di Milano e anche capo dello staff atletico dei Rhinos Milano, squadra del massimo campionato italiano di football americano; Francesca Vitali, psicologa dello sport e docente presso il Collegio Didattico di Scienze Motorie dell’Università di Verona.