COME PRATICARE SPORT ALL’APERTO
INTERVISTA A GAETANO SICILIA
C’è chi preferisce andare in palestra e chi invece preferisce fare sport all’aperto, in autonomia o con il supporto di un personal trainer. Il fai-da-te, senza un’adeguata preparazione, è sempre meglio evitarlo. Complice la bella stagione, sono molte le persone che hanno iniziato (o ripreso) a praticare attività fisica outdoor. Di seguito alcuni consigli di Gaetano Sicilia, personal trainer e posturologo. «Non tutte le discipline sportive possono essere praticate all’aperto ma di certo corsa, dunque jogging, atletica e tennis sono tra le più adatte. Oltre al padel che negli ultimi anni è diventato sempre più diffuso, tra uomini e donne di tutte le età».
Prima di allenarsi cosa è opportuno considerare?
«Intanto vanno scelte le ore del giorno più adatte. In questo periodo in cui le temperature sono più elevate della media stagionale e dunque già estive, va privilegiata la mattina presto o il tardo pomeriggio. Va considerato che quando si parla di sport all’aperto bisogna capire dove verrà praticato: un conto è in città e un conto in contesti con caratteristiche climatiche particolari, penso all’ambiente costiero, maggiormente ventilato. In questo secondo caso ci sono sempre condizioni maggiormente favorevoli. Dopo due anni di reclusione il desiderio di stare all’aria aperta è più forte: esporsi alla luce solare, incamerando vitamina D, fa bene al sistema immunitario. Per cui fare sport all’aperto è sempre consigliato, preferibilmente prima che cali il buio della sera».
A livello amatoriale, dunque per chi non si è mai allenato prima, quali sport sono i più indicati?
«Corsa e bicicletta su tutti. Poi il padel, che ha un facile accesso: non servono condizioni fisiche particolari per poterlo praticare. In questo periodo anche il nuoto, con le piscine all’aperto. In tutti questi casi, e vale anche per le discipline legate all’atletica, l’accortezza maggiore è quella del personale buon senso. Innanzitutto bisogna approcciare qualsiasi attività in maniera graduale e quindi non avere il desiderio di fare delle prestazioni importanti fin da subito. Ogni allenamento va pianificato e gradualizzato: si deve partire da stimoli accessibili e facili, per poi aumentare il ritmo e il livello di intensità dell’allenamento stesso».
Servono integratori?
«Non sono indispensabili come una buona idratazione, ma senza dubbio sono utili, specificatamente per far fronte a condizioni climatiche come quelle di questo periodo. Va benissimo un multivitaminico, più adatto per tutti senza alcuna controindicazione. Per chi soffre di pressione bassa, anche il magnesio».
«Molto. Dipende dall’attività che si vuole praticare: ce ne sono alcune che necessitano di un supporto energetico maggiore, dato soprattutto dai carboidrati. Una dieta mediterranea, seguita anche da una tempistica adeguata rispetto al momento in cui si sceglie di fare sport, va bene. Non è mai consigliato mangiare a ridosso dell’allenamento».
Perché è preferibile evitare il fai-da-te e al contrario lavorare con un personal trainer?
«Perché un professionista si occupa della programmazione degli allenamenti, anche a medio termine. Ed è in grado di adattare gli allenamenti alle singole esigenze dell’atleta, in termini di tempi e intensità».