COME GESTIRE IL DOLORE DURANTE LO SPORT
Provare dolore fisico durante lo sport rappresenta sempre un campanello d’allarme. Il dolore, infatti, è un meccanismo di difesa del corpo. Carichi eccessivi di lavoro muscolare non fanno bene ai muscoli stessi e soprattutto alle articolazioni. Al contrario, la sensazione di affaticamento che si avverte dopo una sessione di allenamento, che può protrarsi per un giorno intero, è un fenomeno normale. Si tratta della risposta muscolare all’attività svolta.
Se il dolore arriva dopo l’esercizio e scompare da solo può essere sinonimo di un disturbo dovuto ad un movimento non abituale, ad uno sforzo che non si fa spesso. Se però il dolore dura più a lungo, magari per giorni, può essere dovuto ad un allenamento sbagliato.
C’è chi sostiene che il dolore muscolare sia necessario durante un allenamento: senza, l’allenamento stesso non sarebbe efficace. Gaetano Sicilia, personal trainer e posturologo, non è d’accordo: «Il dolore durante l’allenamento va interpretato come la spia di qualcosa che non va. È un po’ come la febbre: vuol dire che c’è qualcosa che non sta funzionando». Pertanto, se durante una sessione si avverte dolore, è opportuno fermarsi. «Esattamente. Bisogna interrompere l’allenamento o al massimo rallentare i ritmi. È opportuno cercare di capire perché si avverte dolore e come mai accade. Se c’è necessità, bisogna indagare, anche a livello medico: in caso di ripetitività del dolore, soprattutto durante gli allenamenti successivi, è opportuno dare una definizione al dolore. C’è bisogno di un nome e un cognome del dolore, per intervenire con una eventuale terapia prima di riprendere l’attività fisica». Il dolore come conseguenza di un trauma, infine, va sempre approfondito a livello diagnostico per non dover correre ai ripari in un secondo momento.
Chi fa sport da poco, deve prestare particolare attenzione alle articolazioni, ginocchia su tutte. Le cause del dolore alle ginocchia sono varie: spesso dovute a carichi eccessivi, movimenti ripetitivi o allenamenti scorretti. Farsi seguire da un istruttore in palestra o da un personal trainer è sempre consigliato, perché questi saprà modulare il carico di lavoro e i ritmi da tenere durante l’allenamento tenendo sempre conto delle esigenze dell’allievo.
E in caso di affaticamento? «Se il dolore è lieve, e dunque si tratta della conseguenza di un affaticamento muscolare, in linea di massima ridurre l’intensità dello sforzo, ma al tempo stesso cercare di prolungarlo nel tempo, è qualcosa che può funzionare. L’affaticamento spesso corrisponde ad uno dei momenti di recupero, nello specifico di recupero attivo, che è fondamentale nell’allenamento». In questo caso, dunque, non è consigliato interrompere l’attività.