È, letteralmente, “l’allenatore del sonno”, una figura professionale sempre più gettonata, in grado di insegnare tecniche e soluzioni per migliorare il riposo.
Studi recenti eseguiti dall’Associazione Italiana per la Medicina del Sonno, sostengono che in Italia circa 1 adulto su 4 soffre di insonnia cronica o transitoria. Ad essere interessati sono anche i bambini, con il 20 per cento dei casi. Dati in crescente aumento durante l’anno appena trascorso, a causa dell’emergenza sanitaria che ha dato uno scossone non indifferente al delicato equilibrio del ritmo sonno-veglia. Riuscire a riposare bene non è scontato: per motivazioni oggettive o soggettive, il sonno spesso paga pegno. Che fare? Rivolgersi a uno sleep coach è senz’altro una buona idea!
UN PERSONAL TRAINER DEL SONNO
Lo sleep coach è un vero e proprio “allenatore” del sonno. È un professionista capace di applicare e insegnare tecniche e soluzioni per migliorare il riposo trasformandolo in un momento di vero ristoro, saziante e di qualità. Al pari di un personal trainer, aiuta a definire un programma personalizzato, controllandone l’andamento e intervenendo su eventuali criticità. Con il tempo la persona impara a seguire le tecniche in autonomia e inizia a beneficiare di un sonno continuativo e salubre.
PER I BAMBINI (MA NON SOLO)
In culla oscillante, tra le braccia o lasciati in autonomia (con il beneplacito di pianto e capricci): le “tecniche” per far addormentare un bebè si avvalgono dell’esperienza. Dai libri si impara, è vero, ma è poi sul campo che la teoria viene, eventualmente, sostenuta. Oggi, però, a dare una mano a neogenitori alle prime armi o a bimbi che non ne vogliono sapere di dormire, è lo sleep coach. Che, però, si può occupare anche del sonno degli adulti. In particolare, è il mondo dello sport che si avvale di questa figura professionale. Numerosi sono infatti gli atleti che affidano il proprio riposo a un coach del sonno.
QUANTO DURA IL “PROGRAMMA”
Ovviamente il discorso è soggettivo. Non si può standardizzare una durata in quanto ogni individuo è un mondo a sé, con abitudini, stili di vita, stato di salute. In generale è possibile sostenere che allo sleep coach per vagliare, monitorare e modulare la situazione, occorrono almeno 3-4 settimane.
COME SI DIVENTA SLEEP COACH
Leggere, informarsi, consultare professionisti del sonno: questo, unito a sensibilità e bagaglio esperenziale, è sicuramente un punto da cui partire. Poi, naturalmente, va valutato l’aspetto accademico: ci sono appositi corsi di formazione destinati a professionisti e consulenti operanti nel settore dell’infanzia, della medicina e della psicologia, con esame finale e rilascio del certificato di “consulente del sonno”