Oggi intervistiamo Carlo Capalbo fondatore della società Napoli Running e non solo.
Nato a Napoli, il 28 settembre 1957, si è laureato cum laude nel 1980 presso l’Università di Napoli, facoltà di giurisprudenza. Ha conseguito un MBA a Milano, ha frequentato corsi post-laurea presso l’Università di Economia di Torino, frequentato corsi del programma MBA presso University of California, Berkeley, CA, USA.
Ma è soprattutto un napoletano, innamorato della sua città tornato per investire in essa. Nel 1994 ha fondato la società Prague International Marathon spol, s r.o. (PIM), realizzando un progetto volto a sviluppare un innovativo circuito di eventi podistici nella Repubblica Ceca, nonché un nuovo ed alternativo mezzo di comunicazione per brands intenzionati ad entrare o consolidare la loro posizione sul mercato. PIM organizza tre eventi podistici a Praga, la Prague Marathon, Prague Half Marathon e la Prague Grand Prix. A Carlo Capalbo, nel 2016 è stata affidata la responsabilità della commissione maratona dal massimo organismo dell’atletica mondiale, la IAAF Road Running Commission.
Raccontaci come nasce il progetto Napoli Running
La società Napoli Running è stata fondata nel 2016 da me ed altri 9 soci, grazie ad un investimento di RunCzech, società che detiene il maggior numero di gare IAAF Gold Label nel mondo, ed organizza, tra le altre, la Maratona di Praga (22 edizioni e 15.000 partecipanti l’anno) ed altre gare su strada su varie distanze in Europa Centrale, con complessivi 95.000 partecipanti l’anno.
Il palinsesto per il 2018/19 prevede la Sorrento-Positano (2 dicembre 2018) con due percorsi, una Ultra Marathon di 54 km ed una Panoramica di 27 km. Il 24 febbraio sarà invece il giorno della Napoli City Half Marathon (6.516 partecipanti nel 2018) 21,097 km nel cuore della città, costeggiando il famoso lungomare di Napoli, con partenza ed arrivo nella Mostra d’Oltremare
Abbiamo avuto la fortuna di partecipare alla conferenza introduttiva della Napoli Half Marathon e dell’Ultra-Marathon Sorrento-Positano: qual è il modello a cui aspirate e quali sono gli obiettivi che vi siete prefissati?
La mission della società è quella di consentire alla città di Napoli ed all’area metropolitana della stessa di assurgere a livelli mondiali, in termini di qualità organizzativa, servizi agli atleti, partecipazione alle sue gare; il tutto in una cornice di sport e turismo che va dalla costiera amalfitana alla zona flegrea.
Sei anche fondatore e organizzatore della maratona di Praga, quali sono (se ve ne sono) le differenze culturali nell’approccio a questi due eventi da parte della popolazione?
Ancora tante, ma contiamo di ridurre negli anni questo gap. A Praga, così come a Berlino, a Londra, a New York, la popolazione è parte integrante del progetto maratona e vive la manifestazione come un evento proprio, quasi personale. A Napoli non è ancora così. Ma questi sono risultati che arrivano con il tempo e la pazienza.
Altro progetto in fase di crescita è la Sorrento – Positano; cosa ci racconti di questo appuntamento sportivo? Com’è andata la scorsa edizione?
È stata una fantastica edizione che ha messo al centro due splendide zone dell’area campana in un periodo della stagione in cui si è registrato un’affluenza di turisti superiore alla media anche grazie alla nostra manifestazione. Dagli 842 corridori registrati nel 2017 siamo passati ai 1370 del 2018 e prevediamo di arrivare a 2200 il prossimo anno con quasi il 10% di corridori provenienti da altri Paesi.
Qual è l’impatto economico della Sorrento-Positano? Possiamo dire che si tratta di un modo per “allungare” la stagione turistica?
Assolutamente sì. Grazie alla Sorrento-Positano abbiamo aperto degli alberghi che altrimenti erano chiusi registrando il sold-out nella vendita di stanze ai soli corridori. E le immagini scattate dagli atleti e diffuse dai media contribuiranno a rendere la zona sempre più ricercata per gli anni a venire.
Qual è il background sportivo che ti permette di partecipare a questa manifestazione? Ci sono grosse differenze rispetto alla preparazione di una maratona?
Differenze ce ne sono sicuramente ma l’importante è avvicinarsi alla corsa. Ci sono manifestazioni di tutti i tipi, per Napoli prevediamo anche una staffetta in modo che in due persone si possano dividere i 21 km e così correrne una decina a testa. Poi abbiamo organizzato delle Family Run alle quali può partecipare tutta la famiglia. Ed una corsa per sole donne in autunno al bosco di Capodimonte. Partecipare ad una maratona è ovviamente un punto di arrivo della preparazione personale ma grazie alla mission di Napoli Running nel corso dell’anno sono previste varie iniziative per tutti i livelli di preparazione e per tutti i runner perché all runners are beautiful.
Venendo a noi, cosa pensi della presenza di Dorelan ReActive alla manifestazione?
Per noi è un grandissimo onore avere un partner di così alto livello. Significa che stiamo procedendo bene e che lavorare assieme porta benefici ad entrambi. Siamo sulla strada giusta!